Roma: CasaPound, né militarizzazione né telecamere l’Esquilino va riconquistato
Scritto da RBN il Luglio 12, 2012
[RBN] Roma, 12 luglio – ‘’Tra il Pd che specula sulla questione sicurezza e invoca come soluzione la militarizzazione della Capitale e Alemanno che ritiene una telecamera sufficiente a fare di Roma una città vivibile, arrivando addirittura a compiacersi con mirabile cattivo gusto della triste vicenda che ha coinvolto una giovane turista australiana all’Esquilino, appare palese che nessuna delle ‘grandi’ forze politiche che si candidano a governare la capitale ha un’idea della città e di come potrebbe tornare a essere il luogo che la storia ci ha consegnato’’. Lo afferma in una nota Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound Italia.
‘’E’ esattamente questo – sottolinea Di Stefano – che fa la differenza tra Cpi e le altre forze in campo. Noi abbiamo un progetto per Roma, che passa dall’abbattimento di ghetti e zona franche e dalla creazione delle condizioni per la riconquista degli spazi, che vanno sottratti al caos e restituiti alla comunità nazionale, attraverso servizi, negozi, spazi sociali, e messa in rete di esperienze. L’Esquilino oggi è una terra di nessuno, dove gli italiani scompaiono e la stessa comunità cinese, la più numerosa della zona, vive in totale autonomia e sulla base di regole proprie, e non per sua volontà, ma per l’assenza di ogni progetto che riguardi il quartiere. Oggi, grazie al Pd e al Pdl, la Chinatown romana è solo un ipermercato di merce scadente che dalle 19 è terra di nessuno, telecamere o meno, tanto che, dello sviluppo e della vivibilità del territorio, non solo i commercianti italiani ma anche quelli cinesi sono dovuti venire a discutere con noi: finora nessun altro li aveva invitati. Noi ne vogliamo una bella e vivibile, come quelle delle altre capitali europee e mondiali, e che porti sviluppo e sicurezza per tutti, italiani in testa”.