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Costantino (Alba Dorata): è un’Acca Larentia greca, e dietro vedo i Servizi (stranieri)

Scritto da il Novembre 2, 2013

di Cristiano Coccanari

Avevamo intervistato Costantino, militante storico di Alba Dorata e uno dei responsabili della nostra redazione greca RBN Hellas, dopo l’arresto del segretario del movimento greco, e di altri deputati. Lo richiamiamo in un’occasione ancora più triste, l’omicidio di 2 militanti greci, Manolis e Giorgos, avvenuto nel tardo pomeriggio di venerdì davanti a una sede di AD ad Atene.

Ecco una sintesi testuale dell’intervista, in fondo potete ascoltare o scaricare il podcast integrale

albadoratalogoCi siamo sentiti l’ultima volta dopo gli arresti, questa volta la notizia è anche peggiore.  Innanzitutto ti chiederei di ricostruire la dinamica di quanto accaduto

La sede era aperta, erano le 19. E’ collocata nella periferia nord di Atene, una zona “bene”, molto frequentata. Il presidente del consiglio ha tolto la protezione della polizia ai deputati e a tutte le sedi del partito. Quindi i 2 ragazzi, insieme al terzo che è stato ferito, tutti molto giovani ma molto attivi nel movimento, facevano il servizio d’ordine fuori dalla sede.
La zona come dicevo è molto popolata, è passata una moto di alta cilindrata con due persone. Hanno sparato, 2 ragazzi sono caduti, il terzo è riuscito a nascondersi ma una pallottola l’ha colpito al torace. I 2 sulla moto sono scesi e hanno dato ai ragazzi a terra il colpo di grazia. Questo è quello che tutti i testimoni hanno riferito.

Quindi fuori dalla sede di Alba Dorata c’erano solo i 3 ragazzi che facevano servizio d’ordine, e gli altri militanti erano tutti all’interno?

Sì, solo loro 3 erano fuori perché appunto facevano servizio d’ordine. Tutti gli altri erano dentro. In ogni caso, questo omicidio mi ha ricordato tantissimo Acca Larentia. Non so cosa succederà domani, ma so bene che questa è stata una trappola del sistema.

Nell’intervista rilasciata a RBN un mese fa avevi parlato, profeticamente, degli anni ’70 italiani. La situazione Greca di oggi è o può diventare simile a quel periodo?

Sì, proprio in questi giorni sto traducendo dei libri italiani sugli anni di piombo, soprattutto dichiarazioni e commenti dei camerati italiani che hanno vissuto quel periodo in prima persona, in lingua greca perché i giovani che non sanno nulla della situazione italiana di quell’epoca possano così conoscerla. E capire così che ci vuole molta prudenza. Il portavoce di Alba Dorata ha detto ieri ufficialmente alla televisione greca che è necessaria la massima calma. Ho paura però per i giovanissimi: devono capire che questa è una trappola del sistema. Non credo che la regia sia dell’estrema sinistra, ma dei servizi.
Anche dopo l’arresto del nostro segretario i numeri ci davano ancora più del 10%. Devono quindi trovare un altro modo per distruggere il nostro movimento. Devono trovare qualcosa per screditare sinistra e destra antimondialiste e accreditare il nostro primo ministro come “salvatore della patria”

Quindi a tuo giudizio, almeno la regia di questo omicidio non è direttamente riconducibile all’estrema sinistra ma bisogna guardare altrove?

Sì, non credo che avrebbero ucciso 2 semplici militanti del movimento. Avrebbero semmai ucciso, e sarebbe stato facile visto che come detto sono anche senza protezione ora, il segretario attuale del movimento o qualcun altro con molta visibilità. Non li considero così stupidi da crearsi un problema uccidendo 2 militanti.

Quali sono le condizioni del ragazzo ferito?

Sono gravissime. I medici lo tengono in vita aspettando di vedere le condizioni questa sera, ma è molto dura.

Qual è stato l’atteggiamento dei media greci rispetto alla notizia?

Ha avuto più risalto la sparatoria all’aeroporto di Los Angeles che l’assassinio dei nostri ragazzi ad Atene. Per il ragazzo antifascista ucciso un mese fa è stato osservato un minuto di silenzio in Parlamento, e gli è stata già dedicata una strada. Per loro nulla. Parleranno ancora un po’ oggi, poi nulla. Sono stati uccisi 2 fascisti, e in Italia sapete meglio di me cosa significa “uccidere un fascista”. Purtroppo, vale anche qua.
Ripeto, ho paura della reazione dei giovanissimi soprattutto nella periferia di Atene dove i ragazzi ormai potrebbero vedere solo “il nemico”, l’autonomo, l’antifà, e non la verità.
Sicuramente la situazione è molto tesa.

Quale invece la reazione dei politici e del governo greco?

La gran parte di loro ha cercato di strumentalizzare la situazione dicendo o facendo intendere: “Visto? Dovete votare i moderati per salvare la patria”. Non conta la vita umana ma contano i voti.

Quindi la strategia degli “opposti estremismi”.

Sì, la strategia della tensione. Solo un giornalista, di sinistra ma onesto intellettualmente – c’è qualcuno anche a sinistra che ancora lo è – sta parlando da un mese di strategia della tensione. Lui l’ha vissuta in Italia e conosce il fenomeno.
Noi viviamo quasi 40 anni dopo quello che l’Italia ha vissuto negli anni 70

E la strategia , a tuo giudizio, può funzionare presso l’opinione pubblica?

E’ una bella domanda. La settimana scorsa abbiamo fatto una manifestazione davanti alla nostra sede centrale.
E’ vero, la gente ha paura, l’economia ormai non c’è, chi comanda ormai è all’estero, i nostri politici sono pupazzi che ballano mentre le banche mondiali suonano la musica. La gente ha l’unico pensiero di come pagare le tasse il giorno dopo, riuscire a far andare i propri figli a scuola. Si cerca di creare panico per far tornare la gente a votare i vecchi partiti e non chi combatte il mondialismo. Ma non so se la loro strategia funzionerà perché la gente ormai è stufa. Il 5% (ora forse 10% o 15% secondo i sondaggi) che vota Alba Dorata lo fa non perché fascista o nazionalista ma perché crede nelle nostre battaglie.
Chi ha orchestrato tutto questo lo sa. E sicuramente non sono servizi segreti ellenici, ma vengono dall’estero.

Prima di salutarvi, voglio ringraziare oltre voi e la radio, tutti i camerati italiani e da tutto il mondo per il sostegno,  emozionante per noi.  Arrivano notizie dal Sud america, dalla Spagna, dalla Russia, dalla Polonia, dall’Inghilterra.
E Dimitris, che è il vero cuore di RBN Hellas, e da 2 anni guida la redazione greca di Radio Bandiera Nera.

Podcast:

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