I cortocircuiti dell’antifascismo: la Sinistra contro le coppie di fatto per contrastare CasaPound
Scritto da RBN il Aprile 27, 2012
I fatti – Il 26 Aprile il consiglio comunale di Figline Valdarno è chiamato a pronunciarsi rispetto ad alcune mozioni favorevoli al riconoscimento giuridico delle coppie di fatto. Due delle mozioni provengono da sinistra, la terza è stata presentata da Ivo Gonfiantini, consigliere di CasaPound Italia. Del resto l’associazione ha già da anni (si ricordi ad esempio l’incontro con l’On.Paola Concia) espresso la propria posizione favorevole in merito, e a prescindere dall’orientamento sessuale della coppia.
Il cortocircuito antifascista – La mozione di Gonfiantini è la prima però a dover essere discussa. I consiglieri della sinistra, a questo punto, decidono di far prevalere una posizione di antifascismo cieco e strumentale, piuttosto che votare in maniera coerente con quanto, a parole, predicato da anni ai propri elettori. E per togliersi dall”imbarazzo’, ritirano anche le loro mozioni, dichiarando ‘inutile’, approfondire la discussione e arrivare al voto.
Lo sconcerto di Gonfiantini – “Si tratta” commenta a caldo il consigliere di CasaPound “di una crociata ideologica che sacrifica alla ragion di partito i diritti delle famiglie italiane, tirati in ballo per alimentare la polemica e poi ignorate quando questa si è avvicinata ad un felice epilogo” ,dichiara a caldo il consigliere di CasaPound Italia. “E’ quantomai avvilente dover riconoscere ancora una volta la strumentalizzazione di intere categorie popolari, che anche a Figline rappresentano una consistente parte della popolazione” prosegue Gonfiantini, “Soprattutto se si pensa che proprio da consistenti frange della sinistra istituzionale giunge sovente un monito alla regolamentazione delle coppie di fatto”
Una china pericolosa – Quanto accaduto a Figline Valdarno è emblematico perché rappresenta in modo plastico la pericolosa china nella quale gran parte della sinistra italiana, ingannando innanzitutto i propri elettori, è ormai intrappolata. Gli interessi concreti e immediati dei cittadini vanno evidentemente sacrificati sull’altare di un antifascismo di maniera che nasconde ormai il vuoto spinto di programmi e di proposte. E, anche quando a parole una posizione chiara già ci sarebbe, questa può essere accantonata pur di contrastare ‘il nemico assoluto’. Se in questo paese esistono ancora degli uomini di sinistra seri e con un minimo di buon senso (e siamo sicuri che esistono), è giunto forse il momento di battere un colpo.
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