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Rifiuti: CasaPound Italia, protesta continuerà a oltranza, Riano non può scontare 10 anni di scaricabarile

Scritto da il Giugno 5, 2012

Antonini, tra Regione che non licenzia il piano e Ama che fa assunzioni ingiustificate Roma in emergenza

Roma, 5 giugno – ‘’Questa mattina abbiamo bloccato la via Tiberina e occupato la via Flaminia per oltre un’ora e così avanti andremo per i prossimi giorni. Le proteste contro la discarica ‘provvisoria’ a Pian dell’Olmo continueranno fino a quando qualcuno non si recherà sul posto a verificare l’inattuabilità di una proposta del genere. Anche perché altri siti che sono stati scartati, come Tivoli, ad esempio, accantonato perché troppo vicino a Villa Adriana, hanno gli stessi vincoli archeologici di questo di Riano’’. Ad affermarlo è il vicepresidente di CasaPound Italia e consigliere del Municipio Roma XX, Andrea Antonini, che, da questa notte, insieme a una trentina di militanti di Cpi, sta partecipando al presidio dei cittadini di Riano contro la decisione presa ieri dal commissario per l’emergenza rifiuti nel Lazio Goffredo Sottile.

‘’Anni di inattività, di decisioni non prese, di scaricabarile – spiega Antonini – hanno fatto sì che Roma precipitasse nell’emergenza.Da più di 10 anni si sa che la discarica di Malagrotta è in via di esaurimento, eppure ma non si è mai provveduto a sviluppare una politica dei rifiuti sensata. In altri paesi d’Europa i rifiuti sono una risorsa: le imprese li pagano a caro prezzo per trasformarli in stoffe, plastica, lana, energia. Qui invece siamo ancora relegati al ruolo di chi deve scavare le buche per sotterrarli, con la Regione Lazio che non licenzia il suo piano e l’Ama che fa assunzioni ingiustificate senza di fatto aggiungere una sola strada per la raccolta porta a porta. Ora Roma è in emergenza e un commissario, che non risponde alla politica, non è eletto e decide in autonomia, ha individuato una cava sulla Tiberina al confine tra il XX Municipio e Riano, Pian dell’Olmo appunto, come luogo per fare una discarica. E i cittadini insorgono, giustamente, contro una decisione che manderebbe in crisi un intero paese e il suo comprensorio, incidendo pesantemente sul mercato immobiliare e sulle attività economiche del territorio, dalla ristorazione all’agricoltura. Una decisione presa senza aver fatto neppure un sondaggio idrogeologico sul posto, tant’è che le rivendicazioni legittime di chi sta effettuando questo presidio, e lo sta effettuando da 8 mesi e non da ieri, sono molto precise: gli abitanti di Riano e i sindaci di tutti i 14 paesi del territorio chiedono che, insieme ai tecnici del ministero, sia presente una delegazione di loro tecnici per verificare che quello che viene certificato sia la verità. Perché – aggiunge Antonini – quello che i tecnici del ministero dovrebbero accertare è che a cinque metri da terra ci sono le falde acquifere, che in mezzo a questa cava c’è un gigantesco pozzo da cui i cittadini di Riano attingono l’acqua per irrigare i campi e per bere e che comunque questa cava, ancora aperta, dà lavoro a decine di famiglie’’.

‘’Aprire una discarica a Pian dell’Olmo sarebbe la rovina per un intero territorio già martirizzato dalle iniziative del Campidoglio e dalla presenza di un centro d’accoglienza per rifugiati politici e di uno dei campi nomadi più grandi di Roma. Gli abitanti di Riano dicono:qui a Pian dell’Olmo non ci arriverete mai. E noi diciamo che è giusto, non perché si chieda di allocare la discarica altrove, ma perché in 10 anni si sarebbe potuto mettere in piedi un sistema più adeguato ai tempi,

e perché i soldi che ha speso l’Ama per fare mille assunzioni nel primo anno di mandato del sindaco Alemanno potevano essere spesi meglio, incrementando la raccolta porta a porta. I cittadini dicono: noi non vogliamo compromettere la nostra vita, la nostra economia, la salute dei nostri figli solo perche Ama ha deciso di impegnare i propri soldi in prebende destinate a un migliaio di persone che poi sono state oggetto della parentopoli che tanto scalpore ha fatto. E noi, come parte integrante di questo presidio, siamo d’accordo. Perciò continueremo a sostenere questa protesta a oltranza’’.

L’intervista integrale è scaricabile all’indirizzo: https://radiobandieranera.org/?p=569

foto su: http://www.facebook.com/notes/casapound-italia/rifiuti-militanti-casapound-occupano-via-flaminia-riano/10150803559842924

 


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