Autore: RBN Sardegna
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In questa puntata intervistiamo, 8 mesi dopo la prima intervista, Davide Olla di The Vortex per parlare della situazione attuale in Inghilterra per il Corona Virus e per la Brexit.
RBN Cagliari vi conduce alla scoperta dello ziqqurat di Monte D’Accoddi, monumento unico nel bacino del Mediterraneo, massima espressione sacra della civiltà prenuragica.
In questa puntata di RBN Cagliari raccontiamo la storia di Giuseppe Sartorio, soprannominato il Michelangelo dei morti, per l’incredibile capacità di tirar fuori dal marmo le emozioni e la storia dei personaggi che ritraeva, attraverso alcune sue opere famose in Sardegna.
In questa nuova puntata di RBN Cagliari parliamo del Tempio di Antas a Fluminimaggiore che rappresenta, sin dalla preistoria, il luogo alto dove è ricapitolata tutta la storia del popolo sardo.
In questa nuova puntata parliamo del giurista sardo col papillon. Orgogliosamente fascista, partì volontario per la seconda guerra mondiale per poi, a guerra finita, intraprendere con successo la carriera di avvocato, anche come difensore di uno dei più grandi banditi sardi: Graziano Mesina.
In questa puntata di RBN Cagliari parliamo de “Sa Strumpa”, l’antica lotta dei Sardi.
Ritorna il ciclo “Contus Antigus” e, visto il periodo dei morti, vi racconteremo di una festa antica che esiste ancora prima dell’Americana “Halloween” ovvero Is Animeddas, la festa dove i bambini vanno in giro a chiedere dolcetti per le anime dei morti della vigilia di Ognissanti. Per saperne di più sintonizzatevi su RBN.
In questa puntata abbiamo ospitato nuovamente Enrico Balletto, che ci ha parlato dello sport ai tempi del Covid-19: dalla chiusura totale di tutte le attività durante il lockdown, alla graduale ripresa, fino al nuovo stop.
In questa puntata di RBN Cagliari vi parliamo di una vera e propria corrente musicale e artistica, la quale nel 2010 iniziò a spopolare ovunque su Internet. Ricca di sfaccettature, significati, derivazioni e anche richiami culturali: la Vaporwave.
In questa puntata di RBN Cagliari si parla di Corneliu Zelea Codreanu, in particolare del suo periodo giovanile e delle lettere che scrisse durante la sua carcerazione, tradotte da poco e per la prima volta in Italiano.