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CasaPound contesta Monti a Milano, l’intervento su RBN

Scritto da il Giugno 16, 2012

Milano, 16 giugno – ‘’L’unica cura alla crisi è la difesa di famiglie e lavoratori’’. Una ‘pioggia’ di volantini ha accolto il presidente del Consiglio Mario Monti al suo arrivo al Vodofone village di Milano. A contestare il premier e dire con uno striscione ‘no alla cura Monti’ un gruppo di militanti di CasaPound Italia e del sindacato apartitico Blu, Blocco Lavoratori Unitario, che, tra tricolori e bandiere con la tartaruga frecciata, hanno urlato slogan contro ‘’il governo delle banche, forte con i deboli e accomodante con i forti’’ e distribuito i volantini ai circa tremila dipendenti del colosso delle tlc.

 

’’Le banche e gli istituti finanziari hanno innescato la crisi. Ma al governo Monti sembra giusto tutelarne gli interessi usando i soldi pubblici per indirizzare aiuti in loro favore – spiegano in una nota Cpi e Blu e – Le piccole imprese sono allo stremo, stroncate dall’assenza di crescita e ridotte alla canna del gas da uno Stato che non salda i suoi debiti. Ma il governo Monti pensa ad aumentare l’IVA e le accise sui carburanti e a sollecitare l’invio di cartelle esattoriali da parte di Equitalia. Crescono cassa integrazione e disoccupazione, gli italiani sono costretti a stringere sempre di più la cinghia, le famiglie hanno intaccato i risparmi e ridotto i consumi, crollati del 2,4% in un anno. Ma il governo Monti pensa a riformare l’articolo 18 per rendere più facili i licenziamenti e l’Italia più appetibile’ per gli investitori esteri. Gli italiani, nelle loro case, assistono, curano, educano e crescono i propri figli. Ma il governo Monti non ha esitato a introdurre l’Imu sulla prima casa e ad aumentare la tassazione sulla seconda, esentando dall’imposta invece Fondazioni bancarie, sedi di partito e sindacati, enti ecclesiastici, e stabili come la Casa dello Studente dell’Università Bocconi di Milano di cui proprio Monti è presidente: l’ateneo privato presieduto dal premier ‘risparmierà’ i 600mila euro di Imu che avrebbe dovuto pagare per l’immobile, 333 camere affittate a 10.000 euro all’anno, grazie all’esclusione per gli stabili con ‘finalità istituzionali, assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive’’’.

 

CasaPound Italia e Blu hanno spiegato di ‘’non credere alla cura Monti’’, perché ‘’ridurre i lavoratori italiani in schiavitù non aiuterà lo sviluppo’’ . ‘’Nel mirino dell’esecutivo non ci sono gli speculatori e i grandi capitali ma lavoratori e famiglie. Prima ridotti alla fame dalla crisi, e ora vessati da leggi e misure ingiuste che vorrebbero ridurli all’impotenza – spiega il movimento – Il governo Monti prospetta soluzioni miopi a una crisi creata esattamente da quei poteri forti che lo hanno portato a palazzo Chigi. E per questo, invece di spingere le nostre imprese a restare in Italia, punta a fare del nostro Paese terra di conquista delle multinazionali, obbligando gli italiani ad accettare condizioni di lavoro sempre più simili a quelle del terzo mondo’’. Secondo Cpi e Blu però ‘’l’unica cura alla crisi è la difesa di lavoratori e famiglie. CasaPound Italia lotta a fianco dei lavoratori italiani con Blu, per dire a piena voce che un’alternativa è possibile. E per chiedere alle banche e a chi le rappresenta politicamente di togliere le mani dal nostro futuro’’.

Ecco la registrazione dell’intervento su RBN del Coordinatore Regionale di CPI per la Lombardia Marco Arioli:

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